L’ansia nasce da pensieri negativi circa un evento e ciò causa disagio. Il comportamento conseguente consiste spesso nell’evitare le situazioni che associamo alla difficoltà percepita. Si parla di condizionamento di secondo ordine in termini cognitivo comportamentali: evitiamo situazioni neutre che richiamano una esperienza spiacevole e che provocano in noi risposte condizionate, anche se gli stimoli in sé non sono minacciosi.
Possiamo ricorrere ad una strategia che definiamo risoluzione di problemi
- Individuiamo il problema e lo descriviamo in modo molto preciso: cosa succede, dove, come, con chi, per quale motivo e come modificare;
- definiamo più opzioni possibili per risolvere il problema;
- valutiamo la fattibilità e la probabilità di riuscita delle opzioni;
- selezioniamo l’opzione che riteniamo più adeguata;
- definiamo un piano di azione realizzabile.
- Se l’opzione scelta non risultasse funzionale procediamo con un’altra.
Se ci sentiamo in difficoltà possiamo percorrere diverse strade
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- Produrre intenzionalmente pensieri piacevoli;
- reindirizzare l’attenzione da pensieri negativi a quelli positivi. Ci si allena a sostituire i pensieri da negativi a positivi e creare istruzioni che limitino pensieri che generano preoccupazione, ad esempio: la situazione è complicata, ma finirà.
Apportare delle modifiche virtuose allo stile di vita per prevenire e attenuare l’ansia
- Dedicarsi ad attività piacevoli;
- ridurre l’assunzione di eccitanti come caffeina e teina;
- pianificare la gestione del tempo individuando azioni/ impegni urgenti, importanti, scadenze in modo realistico;
- aumentare l’esercizio fisico;
- ridurre l’assunzione di alcool che dopo una iniziale sensazione di anestesia emotiva contribuisce ad aumentare la stessa ansia.
Le persone che soffrono d’ansia hanno difficoltà a riconoscere e riflettere sui propri stati emotivi e tendono a concentrarsi su aspetti fisici. La gestione emotiva risulta scarsa e da ciò deriva la sensazione di disagio e, a volte, sofferenza. L’ansia ha una funzione importante nella nostra vita. Ci segnala un pericolo e la necessità di apportare modifiche per migliorare la nostra condizione. Le persone che soffrono d’ansia hanno difficoltà a accettare le sensazioni che provano e temono emozioni come la paura, la tristezza, la rabbia connotandole velocemente come negative e pericolose. La terapia si propone di individuare le emozioni, dare loro un nome, comprendere il significato sottostante: accompagnare nella mentalizzazione la persona stessa.